Come parti definite di un tutto infinito, gli esseri ( viventi e non viventi) si influenzano a vicenda, sono interdipendenti e continuamente si uniscono e si separano. Anche ogni singolo essere è una totalità parziale con varie parti più o meno unite o più o meno separate. Quando due esseri del tutto o due parti di un singolo essere si uniscono con vantaggio reciproco e senza reciproco danno , si può dire che si ospitano. Quando invece si uniscono con il vantaggio di uno dei due, si può dire che si parassitano. Se prevale l’ospitalità c’è armonia e pace, se prevale il parassitismo c’è discordia e guerra. Nell’interdipendenza ogni essere ha il suo destino e alterna senza possibilità di preferenza o di scelta fasi di ospitalità e fasi di parassitismo. Solo l’uomo è consapevole di tutto ciò, preferisce armonia e pace e sceglie questa via cercando di favorirla ma ci riesce solo quando di fronte agli altri esseri l’ospitalità prevale sul parassitismo. E quindi continuamente non ci riesce, come mostra l’osservazione comune che ogni essere, vivente e non vivente, è pieno di parassiti. Se ci riferiamo all’uomo ci sono tre tipi di parassiti: i parassiti inevitabili, i parassiti inaspettati e i parassiti obbligati. I parassiti inevitabili sono le parti di noi che non servono più a niente e restano separate dalla nostra totalità. Parassiti inevitabili sono ad esempio per le nostre cellule i virus che la cellula stessa produce e che sono frammenti di DNA o di RNA del nucleo che si sono staccati per qualche reazione chimica imperfetta e ora stazionano senza scopo nella cellula. I parassiti inaspettati sono gli esseri (animati e inanimati) che per qualche buona ragione abbiamo ospitato e non ci abbandonano più anche quando non ci sarebbe più ragione di restare uniti. Sono, ad esempio gli antigeni che servono a produrre gli anticorpi, i germi che servono a combattere altri germi, etc.. I parassiti obbligati sono gli esseri che abbiamo ospitato senza saperlo e ci siamo accorti di loro dopo che erano entrati. Sono i germi benefici o patogeni che ci invadono eludendo le nostre difese. Tutti i parassiti hanno in comune il fatto che se non riusciamo a trasformarli in ospiti ci danneggiano. Per trasformarli in ospiti bisogna dare ai parassiti un senso e un’utilità. Il senso e l’utilità dei parassiti inevitabili possono derivare dalla consapevolezza che li abbiamo prodotti noi, che sono parti di noi. Il senso e l’utilità dei parassiti inaspettati possono derivare dalla consapevolezza che siamo anche noi responsabili del loro parassitismo per averli inconsapevolmente o imprudentemente ospitati. Il senso e l’utilità dei parassiti obbligati possono derivare dalla consapevolezza che non siamo interdipendenti solo rispetto agli esseri che conosciamo e controlliamo ma anche rispetto a quelli di cui non sappiamo niente e che non controlliamo. Francesco Campione