Il coraggio e le rappresentazioni di morte dei pazienti in attesa di un trapianto di fegato
di Ines Testoni
Nell’ultima decade un’ampia letteratura ha evidenziato l’importanza della religiosità come sostegno alle malattie gravi in particolare nei casi di trapianti al fegato. L’articolo presenta uno studio esplorativo sul coraggio e la religiosità dei pazienti in attesa del trapianto di fegato. Sono stati intervistati 62 individui sulla loro qualità di vita, la religiosità, le rappresentazioni ontologiche della morte, il coraggio e la paura della morte e dell’intervento. I pazienti che hanno dimostrato minor coraggio erano di solito i non credenti, coloro che avevano una bassa qualità della vita e che rappresentavano la morte come un annullamento assoluto. Meno la morte era rappresentata come un passaggio e più forte era l’angoscia del trapianto. Si è riscontrata inoltre una diversa percezione tra uomini e donne nel modo in cui affrontano la gravità della patologia. Nonostante la condizione dei pazienti sia stata definita come “una danza con la morte”, ci sono pochi studi sulla relazione tra rappresentazione della stessa e la religiosità.
L’articolo:
Courage and representations of death in patients who are waiting for a liver transplantation
L’autrice
Ines Testoni, Professoressa di Psicologia sociale all’Università di Padova, psicologa e psicoterapeuta, filosofa allieva di Emanuele Severino. È direttrice e coordinatrice del Master in “Death Studies & the End of Life” e del corso di alta formazione in “Dirigenza con Delega per la Sicurezza Urbana e il Contrasto Sociale alle Mafie”.