“QUEL VUOTO PIENO”: lo spazio potenziale dello stimolo estetico in un gruppo di elaborazione delle perdite esistenziali.

di Laura Ricci

Il Presente articolo scaturisce dal progetto semisperimentale “L’ANGOSCIA ESISTENZIALE COME OPPORTUNITÀ: lo strumento estetico quale risorsa di indagine, nuovo paradigma educativo dalle potenzialità trasformative e generatore di stimoli riflessivi sul vivere e sul morire nell’ambito della Death Education.” Nella seconda fase di questo Project Work, dal 27 maggio al 10 giugno 2019, 39 clienti privati Giovani e Adulti, afferenti allo Studio di Psicologia e Counseling dell’Autrice, hanno visionato lo strumento estetico “Morte e Vita” di Gustav Klimt. Tale rilevazione aveva lo scopo di indurre una doppia riflessione:

  • cosa significasse per i clienti dello Studio dell’Autrice una vita soddisfacente,
  • una loro personale idea di morte.

Da questa rilevazione, e dai successivi incontri con alcune pazienti, l’Autrice ha proposto a sei donne che hanno manifestato stati di angoscia esistenziale, conseguenti alla perdita di una persona a loro cara durante il 2018-19, un percorso terapeutico – artistico, oggetto del presente articolo, che mostra il potere del potenziale creativo insito nel processo artistico di gruppo.

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L’autrice

Laura Ricci, Psicologa, Supervisore, Formatrice, Counselor Professionista e Presidente dell’Associazione Doceat. E’ Docente di Psicologia Dinamica, di Psicologia dell’Età Evolutiva e di Psicologia Generale e della Religione presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, “S.S. Vitale e Agricola” di Bologna. Accompagna persone, coppie, gruppi e organizzazioni nell’affrontare i loro traumi, nell’esplorazione dei loro talenti e nella ricerca delle condizioni personali e sociali che favoriscono la loro autonomia e il loro ben-essere. Nel 2019 si è Diplomata al Master in Death Studies & The End of Life dell’Università degli Studi di Padova.

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Quel vuoto pieno