Lutto anticipatorio,
assistenti familiari e demenza: lo stato dell’arte
di Silvia Losego
Abstract:
La popolazione italiana, secondo gli studi demografici, sta sempre più andando incontro ad un invecchiamento dovuto all’aumento della vita media e alla crescita della denatalità. Questo dato di fatto comporta un progressivo incremento di patologie dell’invecchiamento, prima tra tutti la demenza. La demenza ha un tremendo impatto economico e sociale e molte sono le implicazioni che riguardano la rete sociale del soggetto ammalato, spesso non solo fragile dal punto di vista cognitivo e psicologico, ma anche affetto da pluripatologie e dalle conseguenze che il decadimento cognitivo porta. Le difficoltà nel seguire e accudire queste persone, inducono la rete familiare ad istituzionalizzare il proprio caro, alla luce anche del regime di vita che attualmente la società impone. Quindi, oltre ai sensi di colpa e alle difficoltà che spesso accompagnano questa drastica decisione, uno dei problemi che la demenza col tempo richiede di affrontare è il cosiddetto “lutto anticipatorio”, un tipo di lutto “complicato” che riguarda spesso la famiglia e i caregivers in genere. In questo lavoro verrà data la definizione di demenza e verranno approfonditi gli aspetti clinico – comportamentali della persona che ne è affetta e il conseguente dissesto che provoca all’interno del proprio contesto familiare; verrà quindi data la definizione di lutto “complicato” e in particolare di “lutto anticipatorio”, con uno sguardo alle implicazioni che questo ha sulla rete sociale della persona affetta da demenza. Scopo di questo lavoro è analizzare la letteratura riguardante il lutto “complicato” e in particolare il “lutto anticipatorio”, definendone quindi lo stato dell’arte, indagando sulle strategie educative e informative individuate per aiutare a ricercare un miglior approccio alla terminalità di vita e una idonea elaborazione del lutto da parte delle famiglie e dei caregivers.
L’autrice
Silvia Losego, Ha conseguito il diploma universitario in Tecnico di Fisioterapia e della Riabilitazione presso l’Università degli Studi di Padova nel luglio del 1989, che ha convertito in laurea in Fisioterapia nel novembre 2003. Come fisioterapista ha sempre lavorato in ambiente geriatrico, sviluppando anche un certo interesse per le problematiche inerenti la relazione e la comunicazione con l’anziano. Ha un’esperienza lavorativa quasi trentennale, presso RSA e case di cura di Feltre e Padova. Attualmente svolgo la mia attività di fisioterapista presso l’Azienda feltrina di servizi alla persona a Cesiomaggiore e Feltre. Contemporaneamente alla sua attività lavorativa, ha coltivato il suo amore per la scrittura, collaborando per alcune testate come Il Gazzettino e L’Amico del Popolo. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Veneto come pubblicista dal 1984, è stata direttore responsabile del periodico trimestrale “Filoverde”, pubblicazione di informazione e cultura della P.O. Croce Verde di Padova, dal 1986 al 1989, anni in cui ha militato anche come volontaria del soccorso. Presso l’Università degli Studi di Padova si è laureata in Comunicazione nel 2013 e ha conseguito il diploma di laurea di secondo livello in Strategie di comunicazione nel 2017. Sempre a Padova, a settembre 2018 ha conseguito il master in Comunicazione delle scienze, e a ottobre 2020 il master in Death Studies and the End of Life.