
La morte nella poesia
Non c’è poeta che non sia morto almeno una volta, prima di morire, così da poterne scrivere. Chi l’ha sfidata, chi l’ha temuta, chi ne ha disperato, chi l’ha maledetta, chi l’ha cercata, voluta, desiderata. Chi l’ha vinta. Queste voci hanno cantato tutte le morti possibili e noi proveremo a farvene conoscere almeno alcune…

Nei primi due articoli si parla di incontri, poesia pittura, parola immagine, amore morte. E poi ci sono i Requiem di due poetesse che, seppur diversissime, hanno moltissimi tratti in comune…
Sezione curata da:
Massimiliano Bardotti
poeta, ideatore e conduttore del corso di scrittura: La Poesia è di Tutti. Autore del libro “Il Dio che ho incontrato” (Ed. Nerbini).
Serse Cardellini
poeta, filosofo, antropologo delle religioni, operatore socio-sanitario e operatore in medicina tradizionale cinese.
Tutti e due sono cofondatori del progetto P.O.A. (Progetto Ospitalità Artisti): progettoospitalitaartisti.wordpress.com
TRE POESIE DI LÈRMONTOV SULLA MORTE
TRE POESIE DI SCHIELE SULLA MORTE
di Massimiliano Bardotti
Se dovessi dare un tratto e un colore alle parole poetiche di Michail Lèrmontov (1814-1841) non esiterei a rifarmi ai dipinti di Egon Schiele (1890-1918). Vi trovo un’affinità elettiva fra i due artisti, entrambi morti in giovane età. Affinità di sacri fuochi autunnali. (…)
MICHELANGELO BUONARROTI E VITTORIA COLONNA
AMORE E MORTE
Di M. Bardotti e S. Cardellini
Credo che le parole di Thomas Mann, riescano a cogliere la passione e al contempo la grazia che legava il più geniale pittore Rinascimentale Michelangelo (1475-1564) alla poetessa Vittoria Colonna (1490-1547), amicizia sigillata dalla profonda contemplazione dell’amore e della morte (…)
Il REQUIEM di Anna Achmatova
Di M. Bardotti e S.Cardellini
Anna Achmatova (1889-1966) scrisse questo ciclo di poesie dal titolo Requiem negli anni che vanno dal 1935 al 1940, quando suo figlio Lev (avuto con il primo marito Nikolaj Gumilëv fucilato nel 1921) fu imprigionato per cinque anni nelle carceri di Leningrado. (…)
ELOGIO ALLA MORTE, di Alda Merini
Di M. Bardotti e S. Cardellini
Alda Merini è una voce che ha cantato tutto. Dal mostro portinaio che le portò via la pace (storia da lei più volte narrata, della bruttezza estetica del portinaio di dove abitava che la sconvolse profondamente) alla pace ricercata nelle relazioni con uomini che lei ha amato sempre furiosamente. Il manicomio. L’elettroshock. Gli angeli. (…)
RECENSIONE
BEVENDO IL TÈ CON I MORTI
Di Chandra Livia Candiani
Di M. Bardotti e S. Cardellini
“Già dal titolo (che dobbiamo ammettere meraviglioso) si intuisce una familiarità. Una sorta di costante frequentazione, un’amicizia. Non è dimora, quella dei morti, e non sono i morti estranei, al poeta. Qui men che meno. C’è tutta un’esistenza possibile solo in presenza di una vitalità d’altrove. (…)