EBRAISMO
Preghiere
Per i pazienti che desiderano pregare è necessaria una zona riservata,
pulita e non maleodorante, per pochi minuti, soprattutto al
mattino. Alcuni pazienti preferiscono tenere il capo coperto, in modo
particolare per la preghiera e per consumare il pasto.
Ministro di culto
Consentire al paziente di contattare un ministro di culto per le sue
esigenze religiose. L’accesso è garantito da precise norme di legge.
Lavaggio delle mani
I pazienti desiderano lavare le mani prima dei pasti; possono farlo
al bagno, se non deambulanti sono sufficienti una caraffa ed una bacinella.
Alimentazione
Gli ebrei consumano cibo kasher. Molti pazienti desidereranno cibo
esclusivamente kasher, mentre altri si asterranno da taluni cibi proibiti,
in particolare maiale e crostacei. Altri, in assenza di cibo kasher,
gradiranno cibi vegetariani. È bene comunque consultare il paziente
sulla sua osservanza delle regole alimentari e permettergli di conferire
con il dietista dell’ospedale. Nei limiti delle prescrizioni terapeutiche,
consentire alimenti portati da casa.
Sabato
Il Sabato inizia dal tramonto del venerdì e dura sino alla sera del sabato.
I pazienti potrebbero desiderare accendere due lumi all’inizio
del Sabato e celebrarne l’inizio con vino o succo d’uva kasher e pane,
e potrebbero richiedere che i parenti provvedano a ciò. Di Sabato è
proibito il lavoro, ed in questa categoria sono incluse anche la scrittura
e l’accensione della luce. Di Sabato non andrebbero effettuati
interventi non urgenti. Se ci sono moduli da sottoscrivere, consentire
una delega o prepararli dal giorno prima. In caso di dimissione di
Sabato, consentire al paziente di rimanere sino a sera (anche senza
letto) o lasciare fino a sera i suoi effetti personali che non può trasportare.
Le stesse regole valgono negli altri giorni festivi.
Pasqua
Durante la Pasqua ebraica (della durata di 8 giorni, normalmente in
Aprile) è vietata l’assunzione di cibi lievitati ed il pane è sostituito
dal pane azzimo. Questa festività è molto sentita. Il paziente potrebbe
fare richiesta che i parenti possano portare cibo speciale, in
particolare per la cena tradizionale che si svolge la prima e la seconda
sera della Pasqua.
Digiuno dell’espiazione
Il Kippur, giorno dell’Espiazione (in data mobile tra settembre e ottobre),
è dedicato al digiuno e alla preghiera. Questa giornata è
molto sentita anche dagli ebrei non propriamente religiosi.
Decesso
Secondo la tradizione il morente non andrebbe lasciato solo, per cui
i parenti potrebbero esprimere il desiderio di passare assieme a lui
gli ultimi momenti della sua vita. Il morente dovrebbe recitare la
confessione dei peccati ed una dichiarazione di fede. Sarebbe opportuno
a tale scopo contattare un rabbino. Avvenuto il decesso, andrebbero
chiusi la bocca e gli occhi del defunto e le sue braccia
andrebbero distese lungo il corpo. Le salme andrebbero coperte interamente
con un lenzuolo.
Sepoltura
La legge ebraica raccomanda la sepoltura prima possibile. Per l’accertamento
del decesso e la rapida inumazione si può procedere all’ECG
piatto per 20 minuti, senza attendere 24 ore.
La procedura è approvata dalla legge e garantita da normativa regionale.
Autopsia
Secondo la normativa religiosa ebraica è assolutamente proibita, e,
a parte casi eccezionali, andrebbe evitata.
Fonte: “L’accoglienza delle differenze e specificità culturali e religiose
nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali della Regione Lazio.
Raccomandazioni per gli operatori sanitari da parte delle comunità religiose, Roma 2011.”