Il rito funebre secondo i Testimoni di Geova

di Davide Perucci

Il rito di commiato di un defunto Testimone di Geova si celebra nella Sala Del Regno dei Testimoni di Geova, solitamente quella di appartenenza dello scomparso.
Viene pronunciato un discorso da un oratore qualificato che conosceva bene il “fratello” che è venuto a mancare e lo stesso imposta il proprio discorso trattando vari aspetti.
Un primo punto riguarda la storia del fratello deceduto quindi si parla della sua vita, di quando si è sposato, di come insieme alla moglie hanno affrontato le varie ansietà legate a questo sistema di cose lasciandosi aiutare dai principi biblici, e anche di come, insieme alla moglie, hanno perseverato nutrendo una profonda fede in Geova fino al giorno in cui un’ipotetica malattia o qualsiasi altra triste vicenda li hanno divisi.
Un secondo aspetto deve saper esprimere o descrive il tempo in cui il fratello ha abbracciato la fede, del perché ha deciso di servire Geova e delle benedizioni ricevute nel percorso della sua vita dedicata a questa opera.

Il terzo punto è più diretto all’uditorio, infatti viene definita, attraverso la lettura di versetti biblici che cos’è la morte, la condizione dei morti e la speranza della risurrezione che questi potrebbero avere. Infatti attraverso la sua parola Dio ci spiega che tutti coloro che quando erano in vita lo hanno conosciuto e servito e tutti coloro che non hanno avuto questa possibilità, ma che non si sono mai opposti alla volontà di Dio beffeggiandolo e consumando atrocità nei confronti dei suoi fedeli servitori possono beneficiare di tale miracolo.

Nell’intero discorso vengono letti dei versetti biblici che spiegano l’importanza del sacrificio di Cristo nella nostra vita e delle benedizioni che attraverso questo sacrificio saranno in serbo per il genere umano tra cui la risurrezione.
L’obiettivo di questa parte del discorso è di incoraggiare l’uditorio a conoscere Geova e di servirlo mostrando la stessa fede dello scomparso che aveva la piena certezza di tornare a vivere.
In tutto ciò la risurrezione ha un ruolo fondamentale, infatti i Testimoni di Geova sono certi che tutte le persone che hanno conosciuto Geova ed hanno iniziato a servirlo e tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di conoscerlo torneranno a vivere qui sulla terra, che fu creata da Dio come dimora paradisiaca per il genere umano.
Questa certezza che i Testimoni di Geova hanno viene consolidata dalla stessa parola di Dio, infatti nella Bibbia vengono citate diverse risurrezioni avvenute qui, sulla terra, tra cui quelle più conosciute di Gesù e di Lazzaro.

Le Sacre Scritture riportano il termine “risurrezione” oltre quaranta volte e questo fa comprendere che è uno dei temi principali della parola di Dio.
Nella Bibbia il termine tradotto “risurrezione” deriva dal greco anàstasis, che significa “il far alzare” o “il rialzarsi”. Una persona che viene risuscitata è dunque “fatta alzare” o “sorgere dai morti” ed è riportata in vita com’era prima.
Gesù stesso (citando il Vangelo di Giovanni al cap. 11 vers. 25 mentre conversa con Marta) dice:
“Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita; e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Credi tu questo?”
In un’altra circostanza (citando il Vangelo di Giovanni al cap. 5 vers. 28,29) dice:
“Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”.
L’oratore attraverso versetti come questi ultimi o altri aiuta l’uditorio a comprendere che il pensiero di Geova non è cambiato; Geova desidera che l’uomo continui a vivere per sempre, qui sulla terra e che la stessa tornerà ad essere un paradiso, cercando di far capire all’uditorio che tutte le volte che anche il fratello deceduto cercava di avvicinarli per parlare del Creatore era proprio di queste benedizioni che voleva portare loro a conoscenza.

Al termine del discorso funebre i fratelli presenti si uniscono in un cantico che, ancora una volta, accenna alla risurrezione dopo il quale un altro fratello pronuncia una preghiera finale.
Dopo l’invocazione, il feretro viene trasportato al cimitero o al tempio crematorio per l’effettiva conclusione del rito funebre.

 

L’autore

Davide Perucci è Cerimoniere funebre. Attualmente esercita la propria attività presso le Onoranze Funebri Santarelli.
Già Testimone di Geova, appartenente al gruppo Portoghese della Congregazione dei Testimoni di Geova di Ancona Sud, rafforza il proprio impegno umano e sociale svolgendo la propria professione di aiuto agli altri.