SELFIE VAPORWAVE
indizi sul linguaggio visivo giovanile per ricerche-azioni transdisciplinari di Death Education a scuola
di Silvia Moretti
La soddisfazione della vita dovrebbe essere considerata un aspetto rilevante del benessere e dello sviluppo dell’adolescente in ambito scolastico, elementi significativi per la formazione del cittadino consapevole. La proposta di ricerca che si delinea nel presente articolo nasce dal desiderio di attivazione del Project Work[1]– “L’ANGOSCIA ESISTENZIALE COME OPPORTUNITÀ. Lo strumento estetico quale risorsa di indagine, nuovo paradigma educativo dalle potenzialità trasformative e generatore di stimoli riflessivi sul vivere e sul morire nell’ambito della Death Education”- presso il liceo artistico di Reggio Emilia dal prossimo anno scolastico. L’ipotesi progettuale transdisciplinare integrata nasce dall’analisi dei dati emersi, indagine semi-sperimentale su una popolazione di 463 intervistati. Si constata la presenza di un livello di disagio anomalo (Test “Life Satisfaction”) nella metà degli studenti iscritti al liceo all’anno scolastico 2018-2019. Si propone, per questo motivo, l’ipotesi di introdurre la Death Education su un campione (4 classi del primo biennio sperimentale con metodologia PBL) da porre a confronto con l’intera popolazione (41 classi) per misurare i livelli dell’eventuale miglioramento del grado di benessere negli studenti. Condurrà il percorso di Death Education l’insegnante-mediatore nel ruolo di esperto, indispensabile sarà la sintonia di co-progettazione concordata tra colleghi-ricercatori che saranno sostenuti da un supervisore esterno.
[1] Faggian E., Martello S., Moretti S., Ricci L., Zanchetta S., attività ricerca per Master in “Death Studies & the End of Life” UNIPD, Anno Accademico 2018 – 2019.
L’autrice
Silvia Moretti, attualmente docente di Storia dell’arte presso Liceo artistico di Bologna. Abilitata per l’insegnamento, con Concorso Ordinario nel 1999, presso il Provveditorato degli Studi di Milano. Si laurea in Lettere nel 1996 presso l’Università degli Studi di Parma dove, nel 2004, ottiene il diploma di Specializzazione in Storia dell’arte contemporanea. Dal 1998 al 2008 è socio fondatore di Esagramma S.r.l. di Reggio Emilia (coordina l’attività culturale e didattica presso musei, istituti culturali quale responsabile di gestione personale del settore mostre). Relatrice e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Bologna, i Musei Civici di Reggio Emilia, l’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo (Parma). Nel 2016, presso il Politecnico di Milano- Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione-, consegue la qualifica di Master universitario di II livello in Tecnologie per la Didattica (Dol). Dal 2015 al 2017 è Animatore Digitale del M.I.U.R. presso il liceo artistico di Reggio Emilia, dov’è attualmente titolare di cattedra. Nel 2018, mentre frequenta il Corso di alta formazione “Educazione estetica per la fruizione delle arti e del museo” presso l’Università degli Studi di Bologna, è costretta ad assentarsi dall’insegnamento per grave patologia. Si diploma presentando “Il caso della breast unit oncologica al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna: spunto per un museo diffuso e integrato in MOdE a sostegno della Scuola inclusiva?” Nel mentre intraprende un percorso di cure oncologiche e di formazione universitaria (protocollo ArmoniosaMente che diffonde nelle pazienti corrette informazioni sulla patologia e trattamenti, favorisce il controllo dello stress e lo sviluppo di un atteggiamento mentale positivo nei confronti della cura) presso il Policlinico di Bologna. Nel 2019 consegue il diploma al Master in Death Studies and End Life presso l’Università degli Studi di Padova, capogruppo del Project Work “L’ANGOSCIA ESISTENZIALE COME OPPORTUNITÀ. Lo strumento estetico quale risorsa di indagine, nuovo paradigma educativo dalle potenzialità trasformative e generatore di stimoli riflessivi sul vivere e sul morire nell’ambito della Death Education”.